Può l’intelligenza artificiale risolvere il problema della resistenza agli antibiotici?

Secondo lo studio condotto da Gary L. et al. (2023), i ricercatori hanno evidenziato i benefici dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella ricerca di nuovi antibiotici, inclusi quelli in grado di combattere batteri resistenti agli antibiotici. Lo studio sottolinea i risultati positivi ottenuti attraverso i loro sforzi di ricerca. Utilizzando l’IA, questi ricercatori hanno compiuto progressi significativi nell’individuazione di potenziali soluzioni alla sfida globale della resistenza agli antibiotici.

L’emergere di batteri resistenti agli antibiotici costituisce una minaccia significativa per la salute umana. Tra questi patogeni, Acinetobacter baumannii è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una minaccia “critica” e una delle “più grandi minacce” per la salute umana. Acinetobacter può sopravvivere su superfici ambientali e apparecchiature mediche per periodi prolungati, diffondendosi attraverso le mani contaminate. È una delle principali cause di infezioni correlate all’assistenza sanitaria, come la sepsi, le infezioni delle vie urinarie e le infezioni respiratorie, che sono difficili da trattare con gli antibiotici comunemente usati come l’Augmentin o quelli più potenti come i carbapenemi.

Come l’IA ha identificato un nuovo antibiotico

Sfruttando il potere dell’intelligenza artificiale, i ricercatori sono stati in grado di analizzare migliaia di molecole antibatteriche e identificare un nuovo composto con potenti proprietà antibatteriche contro Acinetobacter baumannii, che hanno chiamato abaucin. Inizialmente, l’IA è stata addestrata ad analizzare le strutture chimiche di migliaia di farmaci conosciuti e valutare i loro effetti inibitori o battericidi su A. baumannii. Sulla base di questa analisi e di dati estesi, l’IA ha selezionato con successo 240 composti potenziali su oltre 6.680 composti di nuova sintesi con proprietà antibatteriche in soli 1,5 ore. Successivamente, questi composti sono stati testati in laboratorio, portando all’identificazione di nove potenziali antibiotici, tra cui abaucin.

Ulteriori studi sull’efficacia di abaucin contro A. baumannii in un modello murino di infezione delle ferite hanno dimostrato la sua capacità di sopprimere l’infezione. I risultati della ricerca evidenziano i vantaggi dell’utilizzo dell’IA nella ricerca di nuovi antibiotici, in particolare quelli capaci di combattere batteri che hanno sviluppato resistenza. La capacità dell’IA di analizzare grandi quantità di dati e identificare composti potenziali accelera significativamente il processo di scoperta dei farmaci. Questo approccio innovativo promette di affrontare l’urgente necessità di nuovi antibiotici per combattere patogeni resistenti agli antibiotici.

Implicazioni future e conclusione

L’identificazione di successo di abaucin come antibiotico potenziale contro Acinetobacter baumannii evidenzia l’immenso potenziale dell’intelligenza artificiale nella rivoluzione del campo della scoperta dei farmaci. L’IA ha la capacità di analizzare grandi quantità di dati, identificare composti promettenti e accelerare lo sviluppo di nuovi antibiotici.

Ciò è particolarmente cruciale nella lotta contro batteri resistenti agli antibiotici, dove i metodi tradizionali spesso sono falliti. La scoperta di abaucin non solo fornisce una potenziale soluzione per combattere il pericoloso super-batterio ospedaliero, ma apre anche la strada a ulteriori ricerche e sviluppi nel campo della scoperta di antibiotici. Serve come un promemoria sull’importanza dei continui progressi scientifici e sul ruolo critico che l’IA può svolgere nell’affrontare le sfide globali della salute.

Tuttavia, è importante notare che ulteriori ricerche e studi clinici sono necessari per convalidare l’efficacia e la sicurezza di abaucin come trattamento per le infezioni da Acinetobacter baumannii. Inoltre, la sorveglianza continua della resistenza agli antibiotici e lo sviluppo di nuove strategie per combattere le ceppi resistenti emergenti rimangono cruciali nella battaglia contro la resistenza agli antimicrobici.

Lascia un commento