Gli eco-cosmetici con PFAS sono davvero ecologici?

I consumatori hanno grandi aspettative quando acquistano prodotti di bellezza “verdi”, assumendo che questi prodotti siano privi di tossine nocive e cancerogene. Tuttavia, una recente indagine condotta da un’associazione di tutela dei consumatori ha esaminato oltre 80 cosmetici “verdi” alla ricerca di fluor organico, che funge da indicatore di PFAS tossici (perfluoroalchilici e polifluoroalchilici), noti come “prodotti chimici eterni”. Questi prodotti chimici hanno ottenuto il nome di “prodotti chimici eterni” a causa della loro resistenza a degradarsi sia nel nostro corpo che nell’ambiente. I PFAS, una classe di migliaia di prodotti chimici per lo più non regolamentati, sono stati collegati a vari problemi di salute, tra cui tumori, malattie cardiovascolari, problemi immunitari e problemi riproduttivi, anche a livelli estremamente bassi nella parte per trilione.

I composti di PFAS vengono utilizzati in numerosi prodotti, che vanno dai mobili e dagli imballaggi alimentari ai prodotti per l’igiene dentale, alle pentole antiaderenti e alla schiuma antincendio. Sorprendentemente, uno studio del 2021 condotto dall’Università di Notre Dame ha scoperto che il 52% dei prodotti trucco convenzionali testati conteneva PFAS. Il professor Graham Peaslee, fisico e uno degli autori dello studio, ha sottolineato che le donne che indossano il rossetto potrebbero consumarne diverse libbre durante la loro vita.

In un altro caso, ricercatori dagli Stati Uniti e dal Canada hanno condotto uno studio in cui hanno selezionato 231 prodotti cosmetici presso negozi al dettaglio come Ulta Beauty, Sephora, Target e Bed Bath & Beyond. Hanno analizzato questi prodotti per il loro contenuto di fluoro. I ricercatori hanno scoperto che alcune categorie di cosmetici contenevano tipicamente concentrazioni più elevate di fluoro. I prodotti pubblicizzati come “resistenti all’acqua” e “a lunga durata”, tra cui creme fondotinta, rossetti liquidi e mascara waterproof, presentavano livelli più alti di fluoro.

Inoltre, quando i ricercatori hanno analizzato altri 29 prodotti per determinare i tipi di sostanze chimiche presenti, hanno scoperto che ogni prodotto cosmetico conteneva almeno quattro sostanze per- e polifluoroalchilici (PFAS). Molti di questi prodotti chimici PFAS non erano elencati sulle etichette dei prodotti, rendendo difficile per i consumatori evitarli consapevolmente.

Cosa si può fare per i PFAS?

Alcune delle sostanze identificate come PFAS sono note per degradarsi in altri composti tossici per l’ambiente. Sebbene i PFAS vengano aggiunti ai cosmetici per modificare le proprietà superficiali, come renderli antiaderenti o resistenti all’acqua e all’olio, la presenza di queste sostanze nei cosmetici solleva preoccupazioni perché entrano in contatto diretto con la pelle e il viso quotidianamente.

I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) negli Stati Uniti hanno identificato possibili conseguenze per la salute dell’esposizione ai PFAS. Queste includono livelli elevati di colesterolo, un rischio aumentato di cancro ai reni e ai testicoli, sviluppo di diabete, obesità, ridotta risposta ai vaccini nei bambini e un rischio maggiore di pressione sanguigna elevata o preeclampsia nelle persone in gravidanza. Oltre ai cosmetici, le persone possono essere esposte ai PFAS attraverso il consumo di cibi o acqua contaminati, nonché attraverso l’imballaggio alimentare. Sebbene possa essere difficile evitare completamente i PFAS, i CDC suggeriscono di ridurne l’impatto evitando acqua e cibo contaminati.

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